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19-29 Luglio 2017
Serra Venerdì- Matera

Nessuno Resti Fuori nasce dall’esigenza di raccontare la città, le trasformazioni a cui si va incontro. È un festival di teatro, che vuole andare oltre la dimensione puramente artistica e coinvolgere la città, i suoi abitanti e quanti si interrogano sul suo divenire,  in una riflessione collettiva che possa animarne i luoghi.

L’obbiettivo è di avvicinare al linguaggio teatrale tutti, coinvolgendo  attivamente i cittadini nella ideazione e realizzazione del processo artistico, intendendo per cittadini le persone che vivono la città e contribuiscono alle sue trasformazioni, siano essi tanziali, migranti, temporanei.

Ogni anno un quartiere diverso viene fatto dialogare con il centro storico della città, diventando il campo dell’azione  performativa, cucendo relazioni tra le persone che hanno sempre abitato la città e i nuovi abitanti.
L’utopia che ci proponiamo, è quella di coinvolgere tutti, facendo in modo che ognuno possa trovare il proprio spazio. Matera è uno spiraglio che si apre in una situazione di sgomento culturale in cui la ricerca di modelli sostenibili si fa sempre più necessaria. Vogliamo vedere cosa c’è al di là, gettare uno sguardo oltre, fare una prova di futuro.

 

LA CITTÀ ERETICA

Il tema che abbiamo scelto è la città eretica, la città che sceglie il suo futuro, che in maniera attiva vive la dimensione sociale, urbana ed economica. L’eresia è per noi, scegliere di partecipare, trovare una propria strada, una visione comune. Matera sarà la  Capitale Europea della Cultura nel 2019. E’ una sfida epocale: la città si propone come modello di sviluppo di nuovi modi di  abitare i territori. I valori della candidatura sono il vivere lento, la frugalità e la resilienza. Il rischio è che restino slogan a cui non seguono azioni concrete. Il modello delle Capitali Europee ha mostrato negli ultimi anni tutti i suoi limiti: uno strumento per  alimentare nuove forme di economia dello sfruttamento del territorio attraverso il turismo, speculazioni edilizie a danno dei  cittadini, impoverimento imprenditoriale delle organizzazioni locali. Partendo dalle esperienze e dagli errori delle altre Capitali,  immaginiamo di attivare nuovi modi di guardare e di vivere la nostra città che si interroga sulle possibilità di crescita in continuità con il passato e guardando il futuro.

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