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Emilio Nigro

Ritratti e movimenti urbani

E’ la social age. Avatar, anziché persone. Contatti virtuali, interazioni schermate, passanti in smartphone e un’insensata smania di farsi pubblici. Ricevere “like” per compiacersi e un recinto comodo di amicizie a distanza per crogiolarsi in un artificiale paradiso consensuale.Ci sono se posto. Ci sono se chatto, se prendo parte alla democrazia cibernetica e popolare. Se… Leggi tutto »Ritratti e movimenti urbani

La poetica della fuga

Fra i sassi, mi cerco e mi trovo in un pertugio, del colore della pietra, levigata, rannicchiato ad aspettare un abbraccio, un gesto, una parola buona. Di là, la gravina, e l’ignoto. Scuri e chiari di luce, ombre e bagliori. La penna s’inceppa, come la lingua per l’anima fra i denti. Gli sguardi, troppi, ognuno… Leggi tutto »La poetica della fuga

La sorpresa della bellezza

Per arrivare al quartiere Piccianello, dai sassi, dove alloggio, mi perdo almeno un paio di volte. Cartina in mano. Piuttosto perché cammino col naso per aria, colto di sorpresa ogni due passi. Sorpreso dalla bellezza. Che non si coglie appieno e fa sragionare. Chiedo a qualcuno, fra i sassi, e pare non abbiano voglia di… Leggi tutto »La sorpresa della bellezza

Primo resoconto

Matera confina con la mia provincia di origine, Cosenza. Confini esclusivamente politici di un Sud accomunante. Di cui l’aspra bellezza morfologica traccia individuazioni identitarie. Ne dicono prima i paesaggi, degli abitanti dei luoghi. Per uno scambio profondo tra uomo e terra. Per un reciproco confluirsi vitale. Per derivazioni originarie. La terra che fa l’uomo e… Leggi tutto »Primo resoconto